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Collana NARRATIVA CONTEMPORANEA - 2004

Alessandra Milanese

Cuoricini ribelli

Anche il resto della notte non passò del tutto tranquillo perché i bambini sentirono più d’una volta ululare i lupi in lontananza. Stretti l’uno sull’altro nel loro grande letto i piccoli tremavano. Moira pensò a Pierino, bastardino crème caramel, con una macchia bianca in fronte, a come gli sarebbe piaciuto diventare un lupo o almeno unirsi a loro. Già, Pierino, chissà come se la cavava adesso senza di lei, senza Moira. Chissà se aveva nostalgia. Quanto alla bimba le sembrava in qualche momento, quando pensava intensamente a lui, di accarezzare il suo pelo morbido e di specchiarsi nei suoi occhi a mandorla, dolci come le more.
Poi la luna, rotonda e piatta, una moneta d’oro zecchino su velluto nero, tramontò e fu ora di andare a scuola. Per arrivarci bisognava attraversare di sbieco un pezzo del bosco, con gli abeti e le siepi ricoperti di crema pasticcera...

pp. 190 - 10,00 EURO

Alessandra Milanese è nata a Isola della Scala nel 1966. Oggi risiede a Verona. Dopo studi classici e linguistici lavora come traduttrice e collabora con il quotidiano “L’Arena”.
Amante della poesia, è stata segnalata due volte al premio “Lorenzo Montano”.

Il mondo delle fiabe è, di per sé, un mondo “altro”, uno spazio oltre lo spazio della realtà, fatto apposta perché l’irreale vi appaia e vi si muova e viva come se fosse reale, senz’altra giustificazione che quella tautologica che esso è, appunto, il mondo delle fiabe. Verrebbe da dire che Alessandra Milanese nelle due belle, lunghe, articolate fiabe che compongono questo libro non solo accetti come dato scontato questa caratteristica dell’irreale trasformato in reale che è nota distintiva del genere, ma che in un certo senso lo elevi al quadrato.

Giulio Galetto

Lidia Are Caverni

L'albero degli aironi

Appollaiati, pesanti eppure lievi, i dorsi ingroppati come animali venuti da un altro mondo, nordico, irreale, gli aironi stavano facendo fiorire l'albero di sé.
Mario si sentì tremare, era il sogno che tornava dall'infanzia, l'aveva aspettato tante volte senza che mai si realizzasse. Più volte si era fermato a lungo a scrutare e uno, due uccelli li aveva anche visti, ma mai da colmare l'albero.
Ora gli sembrava un miraggio e guardava piano per timore che scomparisse, stando attento anche a non respirare perché gli uccelli non si alzassero.


pp. 106 - 9,50 EURO

Lidia Are Caverni, nata a Olbia (Sassari) il 3/11/1941, dopo aver trascorso parte dell’infanzia e dell’adolescenza a Livorno, risiede da molti anni a Venezia-Mestre dove è insegnante elementare in pensione.
Si occupa di Poesia e Narrativa. Ha scritto molte cose anche per bambini e ha pubblicato nel 2000 un romanzo intitolato Clotilde e la bicicletta con la Casa Ed. B. Mondadori. Due suoi racconti, sempre per l’infanzia, sono stati pubblicati su libri di lettura ministeriali della Casa Ed. ElMedi oltre a brani del romanzo.

Sono frutti maturati attraverso l’esperienza artistica ed umana che Lidia Are Caverni ha saputo imprimere alle storie di vita che il tempo ci ha narrato e che ci consegna. Sono racconti che entrano con delicatezza e insieme con urgenza nei nostri cuori e nelle nostre menti, per rammentarci che attendono attenzione e ascolto. Un disegno armonioso, questo che la scrittrice ci tramanda, dove s’intersecano gioia e dolore, dove si segna il confine della debolezza umana e qua e là emergono le vicissitudini di vite pensate, vissute, alla ricerca della luce, per testimoniare amore...

Andreina Corso

Carmine Manzi

Vent'anni ciascuno

Un campeggio il più delle volte non lascia ricordi, perché non c’è stato il tempo per costruirli, ma quello di Sesana, una terra che oggi non è più italiana, non l’ho mai più dimenticato, quando eravamo tutti insieme a costruire le tende con le nostre mani ed avevamo la stessa età, vent’anni ciascuno.

pp. 113 - 10,00 EURO

Carmine Manzi, poeta, scrittore e giornalista, è nato nel 1919 a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, dove attualmente risiede. Ha fondato e dirige, dal 1940, la rivista di lettere ed arti Fiorisce un Cenacolo; collabora attivamente alla stampa quotidiana e periodica, così pure a riviste e giornali stranieri. È fondatore e Presidente, dal 1949, della Accademia di Paestum per lo sviluppo delle lettere e delle arti, scienze, archeologia e giornalismo.

Prefazione di Lino Cattabianchi

Carlo Battistella

La minore età

Le figu. Le figu erano le figurine con le foto dei calciatori... Si giocava in due o più contro il muro delle case... Chi arrivava più vicino al muro aveva la possibilità di lanciare in aria le figu, chiamando “rossi” o “bianchi”. Le figu che cadevano a terra con la foto in vista erano “rossi”, quelle che cadevano col retro a vista erano “bianchi”. Chi chiamava si portava via le figu del colore che aveva chiamato...

pp. 185 - 10,00 EURO

Carlo Battistella è nato a Verona il 27/02/1955, vive a Castelrotto, in Valpolicella, dove fa l’architetto e il professore. Sposato con Marta dal 1977, ha tre figli, Giulia, Elisa e Stefano. Nel 1979-80 ha svolto il Servizio Civile sostitutivo a quello Militare presso il Centro Mazziano di Verona.
Ha vinto, da solo, due Concorsi Nazionali di Architettura nel 1982 e nel 1987. Successivamente si è dedicato sempre più all’amministrazione pubblica.

Prefazione di Paolo Valerio

Marco Ongaro

Fughe 1

In principio Dio suonò il mondo. Prima il silenzio stendeva se stesso nell’immobilità assoluta. Nessuna vibrazione interveniva a mutare alcunché. Nulla esisteva da mutare. Allora Dio emanò un pensiero che riconobbe come suono, lo modificò in modulazioni infinitesime, lo plasmò, lo articolò, lo espresse in forma ripetibile ma cangiante nei dettagli. Riconobbe quei dettagli come intenzioni, le combinò tra loro, le articolò in movimenti progressivi e le separò l’una dall’altra. Le riconobbe come motivi. Ne promulgò un respiro individuabile e periodico e lo riconobbe come ritmo.

pp. 188 - 10,00 EURO

Marco Ongaro nasce a Verona il 26 luglio 1956. Inizia la sua attività artistica come cantautore, pubblicando nel 1987 l’album AI, che gli vale la Targa Tenco per la migliore Opera Prima, cui seguono nel 1990 l’LP Sono bello dentro (Rossodisera/BMG) e nel 1995 il CD Certi sogni non si avverano (Rossodisera/SonyMusic).
Dopo una pausa di riflessione lunga cinque anni, rientra in scena come autore scrivendo le canzoni del CD Lasciatemi vivere (Rossodisera/EMI) per Grazia De Marchi, nel 2000, quelle di Shakespeariana (Rossodisera/EMI) per Giuliana Bergamaschi, nel 2001, e i testi e le musiche dello spettacolo di teatro-danza Anch’io ti amo, nello stesso anno, per la Compagnia di Danza di Sisina Augusta.
Nel 2002 pubblica il libro di poesia Visto e considerato (Bonaccorso Editore), in coppia con Massimo Rubulotta, il CD Dio è altrove (D'autore/Azzurra Music) e scrive la drammaturgia del Casanova per la Compagnia Teatro di Verona di Paolo Valerio.

Pietro Barlassina

In me la tua voce

T’avvolga il sonno e chiuda la lenta disperazione che t’arse, conducendoti cruda allo scoppio di ragione.
Ma chi ti proibirà d’alzarti leggero, se nessuno se n’accorge e d’entrare nelle nostre case?
Per le strade del triste mondo, allora, ti riconosceremo, in qualche spaesato ragazzo che cerca abbandono o nella voce, improvvisa, che cela sempre sé a se stessa o, chissà, in quel passo schivo che l’ansia disvela.

pp. 121 - 10,00 EURO

Pietro Barlassina è nato a Monza nel 1943 ed è docente di lettere negli istituti superiori. Ha pubblicato le seguenti plaquettes di poesia: Quarta coniugazione, Rebellato, Cittadella di Padova, 1973; Passaggio a caminetto, Città Armoniosa, Reggio Emilia, 1981; Rileggendo Bernanos, Bologna, 1984, premio città di Senigallia, a cura di Carlo Bo. Nel 1991, presso la casa editrice Piemme, è uscito il suo primo romanzo, ambientato nell’Europa del Cinquecento, dal titolo: I turchi, finalmente!
Collabora anche ad alcune riviste, tra le quali “Studi Cattolici” di Milano, con articoli di critica letteraria e recensioni.

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